Campione d’Italia. Una “exclave” in territorio svizzero la cui origine ha radici lontane e risale alla donazione che un proprietario terriero longobardo, Totone, fece alla basilica di S. Ambrogio a Milano nel 777. Un vincolo che sopravvisse ai fatti della storia e di cui oggi rimane una testimonianza liturgica nel rito ambrosiano che regala qualche giorno di carnevale in più.
Qui sono nate generazioni di artigiani, diventati poi architetti, scultori e pittori di talento che lasciarono tracce in Italia e in Europa. Di Isidoro Bianchi, ad esempio, sono gli affreschi dello scenografico Santuario di Santa Maria dei Ghirli, simbolo di Campione.
La casa da gioco, creata nel 1917 si istituzionalizzò nel 1993, diventando il fulcro e il motore della località, che conta oggi circa 2200 abitanti, di cui oltre il 18% occupati direttamente presso il Casinò. Nel 2007 è stata inaugurata la nuova sede progettata dall’architetto svizzero Mario Botta con 55000 mq dedicati al gioco della roulette, trente-quarante, black jack, poker e alle slot machines.
Il turismo è alimentato da spettacoli, sfilate e concerti, mostre, convegni e congressi in un’atmosfera rilassata e cordiali, confortata dall’incanto del paesaggio lacuale,
COLLEGAMENTI: è raggiungibile in auto attraverso la dogana di Brogeda (autostrada Milano-Como-Chiasso) oppure dai valichi di Ponte Chiasso, Ponte Teresa, Porto Ceresio, Porlezza-Oria.